La curcuma

La Curcuma (Curcuma longa) è una spezia ma anche un superfood ricco di proprietà benefiche per l’organismo umano, appartiene alla famiglia dello zenzero, ed è coltivata nell’Asia tropicale meridionale e sud-occidentale. Questa spezia è molto utilizzata in Iran, Malesia, India, Cina, Polinesia e Tailandia per variare il colore ed gusto dei cibi. L’area geografica di origine e le caratteristiche chimico-fisiche del suo suolo possono influenzare la crescita, la composizione nutrizionale, e la qualità di questa pianta.

Questa spezia è stata utilizzata per secoli in India ed in Cina per curare patologie dermatologiche, infezioni, stress e depressione. Gli effetti della curcuma sulla salute sono espletati da una sostanza chiamata “curcumina” sostanza polifenolica lipofila di colore giallo arancio prodotta dai dai rizomi.

La curcumina

La curcumina costituisce il 2-5% del peso della curcuma in polvere. La struttura chimica di questa sostanza polifenolica mostra proprietà antiossidanti, antimicrobiche, antinfiammatorie, antiangiogeniche e antiaggreganti piastriniche ed ha effetti protettivi e preventivi contro il cancro, patologie autoimmuni, neurologiche, diabetiche e metaboliche, malattie polmonari, epatiche e cardiovascolari.

Storia di curcuma e curcumina

La curcumina è stata definita da Vogel e Pelletier circa 200 anni fa come “una sostanza che fornisce il colore giallo”. Nella metà del 1900, è stata riconosciuta come componente biologicamente attivo, con proprietà antibatteriche contro Staphylococcus aureus, Salmonella paratyphi, Mycobacterium tuberculosis e Trichophyton gypseum. Nel 1953, Srinivasan con analisi cromatografiche determinò l’esistenza di altri componenti chiamati curcuminoidi.

Successivamente sono emerse anche proprietà ipolipemizzanti, antidiabetiche, antinfiammatorie e antiossidanti e un’attività antitumorali in modelli in vitro e in vivo.

L’FDA (Food and Drug Administration) dopo studi clinici condotti sull’uomo ha confermato che la curcumina è un composto sicuro ed efficace.

Caratteristiche chimico-fisiche della curcumina

La curcuma in polvere è compost da:

  • 69,4% carboidrati
  • ​​6,3% proteine
  • 5,1% grassi
  • 3,5% minerali
  • 13,1% Acqua

Tutti i curcuminoidi sono molecole attive e si distinguono in:

  • Curcumina.
  • Demetossicurcumina.
  • Bidemetossicurcumina.

La curcumina non è solubile in acqua ed è sensibile alla luce ed al calore, ha una bassa biodisponibilità nell’organismo perché oltre ad un assorbimento insufficiente ha elevata velocità di metabolismo e di eliminazione. Tuttavia la biodisponibilità può essere aumentata associando la curcumina alla piperina (alcaloide del pepe). Di fondamentale imortanza sono i metaboliti (diidrocurcumina, tetraidrocurcumina, ottaidrocurcumina, esaidrocurcumina, glucuronide di curcumina, e solfato di curcumina) perchè anche questi svolgono potenti azioni antiossidanti e antinfiammatorie.

Effetti della curcuma

Vediamo insieme tutti gli effetti di questa spezia sulle varie patologie.

  • Effetto antitumorale, sopprime la trasformazione neoplastica, lo sviluppo e la progressione della massa, inibisce l’angiogenesi e la formazione di metastasi. Akpolat e collaboratori nel 2010hanno dimostrato che aumenta l’efficacia della radioterapia
  • Effetti antinfiammatori inibendo sia la produzione di mediatori endogeni proinfiammatori sia il metabolismo epatico del cortisone. E’ utilizzata infatti per la cura di patologie infiammatorie intestinali come morbo di Crohn e colite ulcerosa.
  • Effetti antiossidanti La curcumina mostra un forte effetto antiossidante attraverso l’attività di disattivazione dei radicali liberi inibendo la perossidazione lipidica.
  • Prevenzione di problemi cardiovascolari grazie agli effetti antinfiammatori.
  • Effetti sul diabete perché può ridurre la glicemia diminuendo la resistenza all’insulina.
  • Patologie neurodegenerative
  • Patologie della pelle
  • Allergie e asma
  • Incrementa il flusso biliare agendo sia sulla produzione di bile che sulla motilità delle vie biliari. I responsabili di questa azione sembrano essere i componenti dell’olio essenziale piuttosto che i curcuminoidi

La curcumina è sicura se assunta in dosi massime di 0–3 mg/kg da soggetti sani. Tuttavia ci sono casi in cui una assunzione di 500-12.000 mg/giorno senza effetti avversi e casi in cui le dosi minime hanno causato effetti collaterali. E’ opportuno valutare la propria tolleranza a questa spezia per non incorrere in effetti avversi consultando sempre il proprio medico.

IMPORTANTE: la curcuma non è testata in gravidanza e sembra che l’uso ne sia sconsigliato.

Referenze bibliografiche

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